Sport e scuola: i benefici dello sport sui risultati scolastici

Sport e scuola hanno un importante legame. Per dirla con la notissima sentenza di Giovenale, Mens sana in corpore sano. Del resto, già gli antichi avevano sondato la relazione tra corpo e mente e avevano dato interpretazioni diverse. Aristotele, nella Politica, sosteneva che anima e corpo sono inseparabili, applicando loro i concetti metafisici di forma e sostanza.
Nell’antica Grecia, la paidéia ateniese era l’educazione e aveva la funzione di plasmare sia il corpo sia la mente, per questo comprendeva anche la ginnastica. Tuttavia, non si rivolgeva solo ai bambini, ma era una sorta di educazione permanente, funzionale alla vita del cittadino.
La pratica sportiva aveva ancor più rilevanza nell’educazione di Sparta, in quanto nella mentalità greca era centrale il concetto secondo cui l’educazione dovesse comprendere sia lo sviluppo della mente sia quello del fisico.
Gli studi recenti tendono oggi a dare ragione al modello educativo dell’antica Grecia, dimostrando che chi fa sport non spreca tempo, semmai ne trae benefici sia a livello fisico sia nella scuola.
Sport e scuola: che relazione hanno
Per molto tempo nella nostra società lo sport è stato relegato in secondo piano rispetto a quella che era considerata una cultura di livello superiore. Se durante l’orario scolastico sono poche le ore destinate all’attività fisica, oggi un tentativo di avvicinare ai ragazzi allo sport viene fatto programmando progetti sportivi all’interno delle scuole e organizzando giornate a tema.
Per quanto non sia ancora sufficiente e le ore di sport siano ancora poche, tanto più se si considera che molti bambini e adolescenti soffrono di obesità anche per carenza di movimento, si tratta di un importante passo avanti, soprattutto in vista di una rivalutazione dell’importanza dell’attività sportiva.
Come lo sport aiuta nei risultati scolastici
Un recente studio condotto dall’Università del Montreal e pubblicato su Annals Journal of Health Promotion ha preso in esame i risultati scolastici di 2700 adolescenti e li ha incrociati, analizzando i benefici portati dall’attività sportiva. Ne è emerso che quelli che praticano regolarmente sport al di fuori della scuola ottengono voti migliori, ma anche che raggiungono una maggiore concentrazione e un miglior autocontrollo.
Sempre secondo questo studio, sarebbe risultato che dopo soli 5 minuti di attività fisica i bambini dimostrano una miglior competenza nello svolgere test che misurano le abilità intellettuali. Oltre al fatto che quasi il 50% dei bambini che fanno sport dedicano 3 ore in più alla settimana agli studi a casa rispetto ai loro compagni più sedentari.
Una ricerca inglese su 5000 ragazzi avrebbe, poi, preso in esame anche altri aspetti sempre relativi alla scuola: ne sarebbe emerso che gli atleti perdono meno giorni di scuola e fanno molte meno assenze ingiustificate, oltre al fatto che sono meno coinvolti in risse o atti vandalici.
Perché chi fa sport è più bravo a scuola
Il motivo per cui gli atleti hanno risultati scolastici migliori è in gran parte fisiologico: l’attività fisica provoca un afflusso maggiore di ossigeno al cervello, oltre al fatto che stimola la crescita del cervello a livello di connessioni neuronali. Ciò è stato dimostrato da ricerche mediche apposite durante le quali si è sottoposto a scanning il cervello di persone sedentarie. Dopo un allenamento fisico, si è notato un ingrossamento dell’ippocampo, l’area del cervello preposta a funzioni mnemoniche e dell’apprendimento.
Ma i benefici dello sport a scuola non si fermano qui: la pratica dell’attività fisica ha molti effetti positivi sia a livello sociale e comportamentale, sia a livello fisico.
- Gli sport educano dall’apprendimento delle regole sociali e della disciplina: soprattutto gli sport di squadra e le arti marziali, contribuiscono a fornire al bambino e all’adolescente un modello educativo che, una volta, acquisito, il bambino utilizza anche nella scuola e nella socialità in genere.
- L’attività sportiva aiuta a sviluppare senso di appartenenza e a evitare disagio sociale: in particolare gli sport di squadra, ma anche gli sport individuali all’interno di una società sportiva, contribuiscono a far sentire il soggetto come parte di un gruppo. Se gli atleti vengono ben indirizzati dagli allenatori e dai preparatori, lo sport può avere un effetto deterrente anche nei confronti di episodi di bullismo e esclusione sociale.
- Lo sport aiuta il fisico a prevenire patologie come obesità e diabete: si tratta di due problemi molto attuali ed in costante crescita proprio tra bambini e adolescenti, sia a causa di cattiva alimentazione, sia per eccessiva sedentarietà e uso eccessivo di mezzi tecnologici come smartphone e console di giochi. Lo sport contribuisce a ridurre l’aumento smodato di peso e incentiva i ragazzi a mantenere uno stile di vita sano.
- L’attività aumenta il benessere psicofisico dei ragazzi: oltre ad essere stimolante e a invogliare i ragazzi a muoversi divertendosi, libera endorfine, il cosiddetto ormone del buonumore, instaurando un circolo virtuoso che li porterà ad avere ancora più voglia di fare sport.
- Lo sport stimola la competitività ed educa al concetto di sportività: il confronto costruttivo con gli altri atleti è un importante stimolo a crescere e a migliorarsi nei propri risultati personali. Se i ragazzi vengono indirizzati correttamente possono imparare il sano scontro nei limiti della correttezza sportiva e del fair play.