Vampate di calore: tutte le cause

La maggior parte delle donne, soprattutto quando si avvicina ai cinquant’anni, le teme: sono le vampate di calore, dette comunemente caldane, e rappresentano uno dei sintomi più noti della menopausa.
Compaiono all’improvviso prevalentemente sulla parte alta del corpo, come viso, collo e petto, provocano calore, sudorazione e un vago senso di stordimento: come arrivano, se ne vanno, ma spesso lasciano una sensazione spiacevole, che può provocare un po’ d’ansia, soprattutto quando si ripetono con frequenza.
Nella maggior parte dei casi, sì, sono legate proprio ai cambiamenti ormonali della premenopausa e della menopausa, ma non è sempre così. A volte possono avere altre cause.
Cosa sono le vampate di calore e come si manifestano
Le vampate di calore non sono uguali per tutte le donne, ma hanno comunque caratteristiche comuni: si tratta di episodi transitori, improvvisi e spesso imprevedibili, che si concretizzano con un’ondata di calore che si irradia dall’interno, partendo in genere dal torace o dal viso, e viene spesso seguita da sudorazione, rossore e a volte brividi o palpitazioni.
Possono durare pochi secondi o diversi minuti, arrivare una volta ogni tanto o ripresentarsi più volte nell’arco della giornata, spesso compaiono di notte e possono disturbare il sonno. Alcune donne si sentono scombussolate, altre provano una sensazione di pressione alla testa o un’improvvisa stanchezza.
In tutti i casi, è un’esperienza che influisce sulla qualità della vita, soprattutto quando diventa ricorrente.
Le cause ormonali: il ruolo degli estrogeni
La causa più comune delle vampate di calore è un cambiamento nel profilo ormonale, in particolare nella produzione di estrogeni, che accompagna il passaggio dalla fase fertile alla menopausa. Durante l’età fertile, questi ormoni non si limitano a regolare il ciclo mestruale: agiscono anche sul sistema nervoso centrale, sull’apparato vascolare e sulla regolazione termica.
Quando i livelli di estrogeni iniziano a diminuire, come accade nella perimenopausa, il corpo femminile entra in una fase di adattamento complessa, in cui anche il meccanismo che controlla la temperatura può andare in crisi.
Secondo vari studi[1], il problema nasce a livello dell’ipotalamo, la parte del cervello che regola le funzioni automatiche del nostro organismo, compresa la percezione del calore. Il calo di estrogeni altera l’equilibrio tra alcuni neurotrasmettitori, in particolare noradrenalina e serotonina, che contribuiscono a mantenere stabile il termostato interno. Quando questo equilibrio si rompe, anche minime variazioni di temperatura corporea vengono percepite come surriscaldamenti, scatenando una risposta eccessiva da parte del corpo: vasodilatazione improvvisa, aumento della sudorazione, rossore, palpitazioni e, in alcuni casi, un senso di ansia o stordimento.
Come detto, le vampate non sono tutte uguali: entità, frequenza e durata possono variare sensibilmente. Addirittura, in alcune donne possono presentarsi fino a dieci volte al giorno. La loro frequenza, tende a raggiungere il picco circa un anno dopo l’ultima mestruazione, per poi attenuarsi gradualmente. Tuttavia, non è raro che persistano anche per diversi anni dopo l’inizio della menopausa, con una durata media stimata di 1,2 anni, ma con casi documentati anche oltre i cinque.
Le cause vascolari: le relazioni con la circolazione
Sebbene le vampate di calore siano spesso associate ai cambiamenti ormonali della menopausa, negli ultimi anni diversi studi hanno iniziato a mettere in luce un possibile legame con la salute vascolare. In particolare, si è osservato che nelle donne che presentano vampate frequenti e intense, soprattutto nelle fasi iniziali della menopausa, potrebbero esserci segnali precoci di alterazioni nella funzionalità dei vasi sanguigni.
Uno studio[2] ha confrontato la risposta vascolare di due gruppi di donne in postmenopausa — uno nelle fasi più recenti, l’altro in quelle più tardive — riscontrando che chi soffriva di vampate mostrava una maggiore rigidità arteriosa, una funzione endoteliale ridotta e valori di pressione sanguigna più elevati rispetto a chi non le manifestava.
L’endotelio è un tessuto che riveste internamente i vasi sanguigni ed è una struttura fondamentale per la regolazione del tono vascolare, della pressione e della distribuzione del calore corporeo. Se questo tessuto perde elasticità o risponde in modo anomalo, anche la capacità del corpo di gestire le variazioni termiche può risultare alterata.
Questi dati farebbero pensare che le vampate non siano soltanto una conseguenza del calo ormonale, ma potrebbero riflettere una reattività vascolare disfunzionale, legata a un aumento del rischio cardiovascolare. In altre parole, quando il sistema vascolare fatica a dilatarsi o a contrarsi in modo fluido, le variazioni minime percepite come calore vengono amplificate e tradotte in sintomi.
Naturalmente, non significa che ogni donna con vampate sia a rischio di infarto o ipertensione, ma in presenza di altri fattori, come pressione alta, familiarità per malattie cardiovascolari o colesterolo elevato, vale la pena considerare le vampate come un segnale da non sottovalutare.
Altre possibili cause delle vampate di calore
Anche se nella maggior parte dei casi le vampate di calore sono riconducibili alla menopausa, esistono altre condizioni che possono provocare sintomi simili anche in fasi diverse della vita. Alcuni farmaci, ad esempio quelli utilizzati per trattare tumori come il carcinoma mammario, possono interferire con i meccanismi di termoregolazione, causando episodi di calore improvviso.
Disturbi della tiroide, in particolare l’ipertiroidismo, possono dare luogo a una sensazione persistente di calore, sudorazione eccessiva e palpitazioni, simili a quelli delle vampate. Anche stati d’ansia, stress cronico o attacchi di panico possono innescare reazioni simili, provocando una risposta di allarme da parte del sistema nervoso autonomo.
Infine, lo stile di vita può amplificare la frequenza e l’intensità degli episodi: l’abuso di alcol, il consumo di cibi molto speziati o contenenti caffeina, l’uso di saune o ambienti eccessivamente caldi sono tutti fattori che possono favorire la comparsa delle vampate o accentuarne l’impatto.
Per questo motivo, quando il sintomo compare in età giovane o si presenta con caratteristiche insolite, è consigliabile parlarne con il proprio medico per individuarne l’origine corretta.



