Artrosi cervicale: sintomi e come riconoscerla

L’artrosi cervicale è una condizione molto comune che si instaura in una buona parte della popolazione sopra i 60-70 anni.
Proprio per il fatto di essere molto comune e di avere un’origine in gran parte fisiologica, ovvero legata all’invecchiamento, è piuttosto conosciuta anche dai non esperti ed è entrata nel linguaggio comune.
Generalmente ciò che comunemente chiamiamo “artrosi cervicale” corrisponde più propriamente alla “spondilosi cervicale”, termine con cui si indica la patologia che determina i cambiamenti degenerativi della colonna a livello del tratto cervicale.
L’instaurarsi dell’artrosi cervicale è, in genere, un processo naturale. Con l’avanzare dell’età, i dischi intervertebrali della colonna cervicale tendono a disidratarsi e ad assottigliarsi. Questo fenomeno riduce la loro capacità di funzionare da ammortizzatori tra le vertebre, con il risultato che le articolazioni ossee vengono sollecitate in misura maggiore.
Per compensare questo aumento di attrito e carico meccanico, l’osso reagisce formando delle piccole escrescenze chiamate osteofiti, che servono a stabilizzare la zona ma finiscono per ridurre la mobilità articolare. Nel tempo, insieme alla rigidità e alla perdita di elasticità dei tessuti, questi cambiamenti definiscono il quadro della spondilosi cervicale: è per questo motivo che la condizione riguarda in misura significativa la maggior parte delle persone anziane, anche se non sempre con sintomi evidenti.
I sintomi dell’artrosi cervicale
I segni dell’artrosi cervicale non sono sempre immediati da riconoscere perché possono assomigliare a quelli di altre condizioni che interessano il collo, i nervi o persino la circolazione. Non è raro, ad esempio, che dolore e rigidità vengano attribuiti a semplici contratture muscolari dovute a stress o cattiva postura, oppure che i mal di testa occipitali vengano scambiati per comuni cefalee tensionali.
I formicolii e la perdita di sensibilità agli arti superiori possono ricordare una sindrome del tunnel carpale o altre neuropatie periferiche, mentre i dolori irradiati lungo spalle e braccia sono tipici anche dell’ernia del disco cervicale. In alcuni casi, sintomi come vertigini e instabilità possono far pensare a disturbi vascolari o dell’orecchio interno, rendendo il quadro clinico ancora meno chiaro.
L’artrosi cervicale genera in molti casi dolore e rigidità al collo, soprattutto quando il soggetto mantiene la stessa posizione a lungo, ad esempio durante la lettura o alla guida. In alcuni casi il dolore si irradia verso le spalle o le braccia e può essere accompagnato da mal di testa localizzati nella parte posteriore della testa. Non di rado i movimenti del collo producono una sensazione di scricchiolio o scroscio.
Quando i cambiamenti degenerativi coinvolgono anche le strutture nervose, i sintomi diventano più complessi: formicolii o intorpidimento a braccia e mani, perdita di forza muscolare, difficoltà di coordinazione o di equilibrio. Nei casi più seri, la compressione del midollo spinale può arrivare a provocare disturbi nella deambulazione.
I sintomi più comuni sono:
- Collo rigido e dolorante: questi disturbi si accentuano quando una postura viene mantenuta a lungo o al risveglio e, in genere, migliorano quando ci si muove.
- Mal di testa: il dolore generato dall’artrosi cervicale è localizzato nella parte posteriore della testa e talvolta si irradia verso le tempie.
- Scricchiolio nei movimenti: tipico dell’artrosi cervicale è la sensazione di sabbia che si muove quando si ruota o flette il collo.
- Dolore irradiato a spalle e braccia: anche se è un sintomo tipico, può confondersi con quello da ernia cervicale o disturbi muscolari.
- Formicolii e intorpidimento agli arti superiori: quando si verificano, può indicare che sia già in atto un coinvolgimento delle radici nervose.
- Perdita di forza e coordinazione: la difficoltà a compiere gesti fini, come allacciare bottoni o scrivere, è tipica di questo disturbo, soprattutto nei casi più severi.
- Problemi di equilibrio e deambulazione: possono essere provocati, nei casi più avanzati, dalla compressione del midollo.
Diagnosi dell’artrosi cervicale
Poiché i sintomi dell’artrosi cervicale possono essere simili a quelli di altre condizioni, la diagnosi non può basarsi unicamente su ciò che viene riferito dal paziente, ma richiede una valutazione approfondita. Pur partendo dall’anamnesi, durante la quale vengono raccolte le informazioni relative alla comparsa e all’andamento dei disturbi, il medico esegue un esame obiettivo. In questa visita, valuterà la mobilità del collo, la forza muscolare, la sensibilità cutanea e i riflessi per escludere che i sintomi derivino da un problema articolare, muscolare o nervoso.
Spesso sono necessari esami strumentali che permettano di approfondire le condizioni specifiche del paziente. La radiografia del rachide cervicale, per esempio, viene utilizzata per controllare la presenza di segni di degenerazione, come la riduzione dello spazio tra le vertebre o la presenza di osteofiti.
La risonanza magnetica permette di avere una visione più dettagliata, utile a identificare eventuali compressioni delle radici nervose o del midollo spinale.
In alcuni casi può essere prescritta anche la tomografia computerizzata (TC) o esami neurofisiologici, come l’elettromiografia, per valutare l’eventuale coinvolgimento delle vie nervose.
Domande frequenti sui sintomi dell’artrosi cervicale
Come capire se si ha l’artrosi cervicale?
I sintomi più caratteristici sono dolore e rigidità del collo, mal di testa occipitale, scricchiolii nei movimenti o formicolii agli arti superiori. Poiché, però, sono sintomi anche di altre patologie, la conferma arriva solo con la visita medica e, se necessario, con esami come radiografie o risonanza magnetica.
Quali sono i sintomi di una cervicale infiammata?
Oltre al dolore e alla rigidità del collo, possono comparire sensazione di calore o fastidio localizzato, mal di testa, difficoltà nei movimenti e, in alcuni casi, vertigini o nausea. Si tratta di sintomi che possono peggiorare nei periodi di stress o dopo posture scorrette prolungate.
Quali sono i sintomi di problemi cervicali che possono causare sbandamenti?
Quando la degenerazione interessa anche le strutture nervose, possono comparire vertigini, instabilità o sensazione di sbandamento. Questi disturbi derivano dall’alterata comunicazione tra i recettori del collo e il sistema nervoso centrale e vanno sempre indagati dal medico per escludere altre cause.



